venerdì 13 giugno 2008

Sanità in Puglia: quiete prima della tempesta?

Chi di Sanità ferisce di Sanità perisce, si potrebbe dire: questa storia, non ancora scritta ma forse per poco, potrebbe essere ambientata nell'assolata Puglia, la stessa Regione che bocciò sonoramente a colpi di voti la precedente giunta di Centro-Destra con a capo Raffaele Fitto quando questa aveva tentato di metter mani al capitolo sanitario, obsoleto e inefficiente. Senza entrare nel dettaglio con cifre e rivendicazioni, tutti ricorderanno che anche Grumo Appula fu investita dal temporale, con le ennesime minacce di chiusura o (più dolcemente) riconversione del locale ospedale.




Oggi si legge su Repubblica la direzione che la Sanità potrebbe prendere in Puglia dopo le affermazioni dell'assessore alla Sanità Alberto Tedesco. Si parla di chiudere/riconvertire ben sette strutture ospedaliere nella provincia di Bari, l'ospedale di Grumo Appula ancora una volta non è fuori dai giochi. Il tutto ovviamente farebbe parte di un piano di riqualificazione completa dell'apparato sanitario regionale che vedrebbe, a fronte delle chiusure e delle riorganizzazioni, un aumento di posti letto da 16mila 518 a 18mila 320.

Metterla sui numeri ovviamente è facile, ben altro sarà verificare che l'eventuale riorganizzazione funzioni: non solo è difficile infatti valutare per le persone se le cose migliorano o no (e la naturale nostra inclinazione alla lamentela non aiuta di certo) ma è anche complicato far capire agli elettori del Centro Sinistra che quello che era stato criticato duramente a Fitto oggi di fatto è una necessità per Vendola. Non è detto che il piano di riorganizzazione sia sbagliato e a volte i sacrifici locali sono necessari per il bene comune (si pensi allo stato delle cose in Campania), di certo servirà più di qualche dichiarazione e promessa per far digerire ai sindaci e alle comunità abitative eventuali e dolorosi interventi. Staremo a vedere i prossimi passi.

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