venerdì 20 giugno 2008

Libertà di stampa?Qualcosa che si mangia?

Libertà di stampa?L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud"Reporter Sans Frontières" www.rsf.fr
Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l'operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africane come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte collocate nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell'Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwanda, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres).
Posizione Paese Note

1 Finlandia 0,50
- Islanda 0,50
- Norvegia 0,50
- Paesi Bassi 0,50
5 Canada 0,75
6 Irlanda 1,00
7 Germania 1,50
- Portogallo 1,50
- Suecia 1,50
10 Danimarca 3,00
11 Francia 3,25
12 Australia 3,50
- Belgio 3,50
14 Slovenia 4,00
15 Costa Rica 4,25
- Svizzera 4,25
17 Stati Uniti 4,75
18 Hong Kong 4,83
19 Grecia 5,00
20 Equador 5,50
21 Benin 6,00
- Inghilterra 6,00
- Uruguay 6,00
24 Cile 6,50
- Ungheria 6,50
26 Africa del Sud 7,50
- Austria 7,50
- Giappone 7,50
29 Spagna 7,75
- Polonia 7,75
31 Namibia 8,00
32 Paraguay 8,50
33 Croazia 8,75
- El Salvador 8,75
35 Taiwan 9,00
36 Mauricio 9,50
- Perú 9,50
38 Bulgaria 9,75
39 Corea del Sud 10,50
40 Italia 11,00
41 Repubblica Ceca 11,25
42 Argentina 12,00
43 Bosnia-Erzegovina 12,50
- Mali 12,50
45 Romania 13,25
46 Capo Verde 13,75
47 Senegal 14,00
48 Bolivia 14,50
49 Nigeria 15,50
- Panama 15,50
51 Sri Lanka 15,75
52 Uganda 17,00
53 Niger 18,50
54 Brasile 18,75
55 Costa de Marfil 19,00
56 Libano 19,67
57 Indonesia 20,00
58 Comoras 20,50
- Gabon 20,50
60 Yugoslavia 20,75
- Seychelles 20,75
62 Tanzania 21,25
63 Repubblica africana 21,50
64 Gambia 22,50
65 Madagascar 22,75
- Tailandia 22,75
67 Bahrein 23,00
- Ghana 23,00
69 Congo 23,17
70 Mozambico 23,50
Posizione Paese Note
71 Cambogia 24,25
72 Burundi 24,50
- Mongolia 24,50
- Sierra Leone 24,50
75 Kenya 24,75
- Messico 24,75
77 Venezuela 25,00
78 Kuwait 25,50
79 Guinea 26,00
80 India 26,50
81 Zambia 26,75
82 Palestina 27,00
83 Guatemala 27,25
84 Malaui 27,67
85 Burkina Faso 27,75
86 Tayikistán 28,25
87 Chad 28,75
88 Camerun 28,83
89 Marruecos 29,00
- Filippine 29,00
- Suazilandia 29,00
92 Israele 30,00
93 Angola 30,17
94 Guinea-Bissau 30,25
95 Algeria 31,00
96 Yibuti 31,25
97 Togo 31,50
98 Kirguizistán 31,75
99 Giordania 33,50
- Turchia 33,50
101 Azerbaiyán 34,50
- Egitto 34,50
103 Yemen 34,75
104 Afghanistan 35,50
105 Sudan 36,00
106 Haiti 36,50
107 Etiopia 37,50
- Ruanda 37,50
109 Liberia 37,75
110 Malesia 37,83
111 Brunei 38,00
112 Ucraina 40,00
113 Repubblica Congo 40,75
114 Colombia 40,83
115 Mauritania 41,33
116 Kazajistán 42,00
117 Guinea Ecuatoriale 42,75
118 Bangladesh 43,75
119 Pakistan 44,67
120 Uzbekistán 45,00
121 Russia 48,00
122 Iran 48,25
- Zimbawe 48,25
124 Bielorrusia 52,17
125 Arabia Saudita 62,50
126 Siria 62,83
127 Nepal 63,00
128 Túnez 67,75
129 Libia 72,50
130 Iraq 79,00
131 Vietnam 81,25
132 Eritrea 83,67
133 Laos 89,00
134 Cuba 90,25
135 Buthan 90,75
136 Turkmenistán 91,50
137 Birmania 96,83
138 Cina 97,00
139 Corea del Nord 97,50

mercoledì 18 giugno 2008

Privatizzare l'acqua: bene pubblico, guadagno privato

In un paese come il nostro in cui nonostante si parli di liberalizzazioni e concorrenza la realtà è di fatto quasi sempre ferma o paralizzata da uffici o potenti di turno, uno dei temi a cui dovremmo tenere di più, l'acqua, rischia di passare dalle mani pubbliche a quelle private nel totale silenzio. In una condizione di libero mercato, è noto, i beni fondamentali andrebbero gestiti dal pubblico o dal privato (o da joint-venure miste) ma sempre e comunque con l'obiettivo di dare un servizio ai cittadini.

Sulla carta tutto è bello e possibile, ma in tutta onestà quando si sente parlare oggi di privatizzazioni di beni pubblici così imporanti è evidente che si pensa che una società per azioni lavori INNANZITUTTO per i suoi azionisti, i quali non godono del benessere dei loro clienti (ovvero i cittadini), bensì di quelli del loro portafoglio di azioni.
Goccia dopo goccia, la privatizzazione degli enti che curano l'approvigionamento idrico in Italia diventa via via sempre più diffusa e, attenzione, lo fa silenziosamente e senza scandali anzi... sotto gli occhi di tutti!




Perchè questo preambolo? Semplice, quanto appena accennato pare sia nel destino della nostra regione, dove la società Acqua S.p.A. (40% Regione Puglia e 60% Regione Basilicata) prenderà il posto dell'Ente Irrigazione. Sopprimere questo ente e privatizzarlo (perchè ci deve essere qualcuno che lo compra - o ricompra) ha un costo, 20 milioni di euro, a fronte di 120 milioni di debito contratti dall'Ente stesso. Con un giochetto ormai di moda si vende qualcosa che ha un debito e quel debito, alla fine, lo paga qualcun altro, diciamo per esempio i cittadini. Telecom, per esempio, vi dice niente?

Salvo colpi di scena o potenti mobilitazioni di massa, difficili data l'assenza dei media su questi temi, anche stavolta avremo qualcosa per cui ringraziare l'Amministrazione regionale.
Lasciando da parte i colori della politica, tra l'altro, è ancor più incredibile pensare che alla privatizzazione si arrivi con un governo decisamente di sinistra ma d'altra parte ormai c'è poco da meravigliarsi, la stoccata contro la sanità ne è un limpido esempio: come sempre il problema è di cultura, di senso civico ambo le parti. Loro, su al "palazzo", perchè permetteranno questa privatizzazione anzichè licenziare amministratori incapaci e risanare l'azienda in modo serio. Noi, fuori dal palazzo, perchè non reagiamo mai tutti insieme contro abusi ormai sempre più scandalosi pubblicizzati con parole come "modernità" ed "efficienza" e lasciamo sempre e solo il compito a piccole associazioni coraggiose o movimenti più o meno frammentati.

Le informazioni sommarie riportate sono estratte da un volantino del Comitato Pugliese per l'Acqua Bene Comune che fa parte fa parte del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

Potete contattare il Comitato Pugliese via email oppure direttamente presso Osservatorio Sud, via Buccari 120b - Bari. Sono a disposizione anche tre persone per rispondere a domande, dubbi o semplici curiosità sull'argomento: Federico (334.5248074), Emiliano (331.8249449), Carlo (333.9362880).


Le prossime mosse del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sono concentrate fra pochi giorni, il 21 Giugno, qui potete trovare maggiori informazioni.

lunedì 16 giugno 2008

Online il sito dell'Associazione MurgiAmbiente


Abbiamo già dato un'occhiata qualche tempo fa alle attività dell'Associazione MurgiAmbiente di Noci (BA), adesso segnaliamo ai lettori del blog che l'Associazione si è dotata di un vero e proprio sito (http://www.murgiambiente.org/) dedicato alla diffusione e alla promozione delle sue attività.

Particolarmente interessanti sono le aree dei Progetti e Foto E Video, dove tutta l'azione sul territorio da parte dei membri dell'Associazione trova una tangibile testimonianza. Anche considerando i frutti raccolti sin qui, non ci resta che mandare un grosso augurio di buon "lavoro" a tutta l'Associazione!